Famiglia Guinigi
Informazioni
Incerto il luogo di provenienza della famiglia, per alcuni genealogisti identificato nella contea di Guines in Piccardia per altri in area longobarda. Un certo Winizio di Salomone, ricordato in alcuni documenti dell’archivio di casa Guinigi, sarebbe stato a Lucca già dai primi anni del IX secolo. Nel Trecento le vicende della famiglia appaiono più chiare e ben delineate; dai figli di Rustico di Guinigio derivano tre grandi rami del casato: di Panfollia, subito estinto; di Albertino, arrivato fino al XVI secolo, e di Guinigio che, a sua volta con varie suddivisioni, perdura fino alla metà del XX secolo con varie ramificazioni. Nella seconda metà del XIII secolo figura tra le più importanti compagnie mercantili-bancarie che commerciavano seta greggia, nell’alta finanza, in ogni genere di traffici a livello internazionale, spesso impegnata nella riscossione decime per conto Camera Apostolica. Da Lazzaro di Bartolomeo (secolo XIV), discendente di Guinigio (metà secolo XIII), trae origine il ramo principale dei Guinigi; suo figlio Francesco, artefice delle fortune mercantili e fondiarie della famiglia, ebbe un ruolo importante nella riacquisizione della libertà di Lucca da Pisa tanto da essere definito «padre della patria». Da Francesco nacque Paolo, Signore di Lucca dal 1400 al 1430. Condottiero, abile diplomatico, oltre che amante delle arti e mecenate; accrebbe il suo potere anche grazie a vari matrimoni strategici, tra i quali quello con Ilaria del Carretto. Concentrò su di sé una notevole ricchezza e un patrimonio di opere d’arte preziose e di beni immobiliari. L’attacco dei fiorentini nel 1429 e la rivolta popolare del 1430 decretarono la sua fine: il Guinigi, arrestato e processato, fu incarcerato a Pavia dove muore. Il potere della famiglia, seppure un poco ridimensionato, continua e, nel tempo, al ramo principale, discendente da Michele di Bartolomeo, si aggiungono quelli Guinigi-Franciotti, Guinigi-Magrini. Tutti sono estinti.