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Famiglia Tucci

Famiglia Tucci

Informazioni

I Tucci provenivano da Fucecchio e probabilmente erano di origini modeste dato che in un archivio del 1392 dell’ospedale di San Luca si trova annotata la concessione per sei anni di un alloggio ad un certo Tuccio di Tiero del «quondam Tuccio Calzolaro» al prezzo di sedici fiorini d’oro all’anno. Notizie più consistenti su questa famiglia si hanno a partire dal 1453 quando in un testamento Bartolomeo, figlio del suddetto Tuccio di Tiero, lascia la sua eredità ai figli Nicolao, Piero e Giovanni. Il primo di questi, Nicolao, fu speziale e da lui discende il ramo principale della famiglia che è arrivato fino ai nostri giorni. I Tucci non esercitarono attività commerciali, ma si distinsero per il loro contributo alla vita politica e culturale della Repubblica. In particolare Bartolomeo fece parte del Consiglio ripetutamente a partire dal 1458 fino al 1461, mentre il figlio Piero rivestì il medesimo incarico a più riprese dal 1470 al 1490. Piero fu anche il primo della famiglia ad essere nominato Anziano nel 1486. Il nipote del suddetto Piero, anche egli Piero, fu il primo ad essere nominato Gonfaloniere per il Terziere di San Salvatore nel 1550. Si ricorda un secondo Nicolao, dottore, che fu a più riprese nominato a rappresentare la Repubblica in ambascerie a Genova, Ferrara e, nel 1575, presso l’Imperatore Massimiliano II. Personaggio colto, fu un attento osservatore della società e scrisse le Istorie di Lucca. Si dice che vi sia stata una seconda famiglia Tucci proveniente da Firenze ma non è certo che non fosse la medesima. Angelo Tucci, infatti, era stato uno dei Priori di Firenze nel 1448 e contribuì con il suo voto alla delibera in favore della guerra contro Paolo Guinigi e Lucca. Questo stesso Angelo Tucci, rientrato a Lucca dopo diciassette anni dall’accaduto, chiese il perdono che gli venne concesso e per ringraziamento donò dieci libbre di cera a Santa Croce. Avevano case nella zona di Santa Giustina oltre l’attuale palazzo in via Cesare Battisti. Questo palazzo, dalla facciata settecentesca, sorge su di una struttura medievale preesistente visibile da via degli Asili.