Frutto di un progetto d’edificazione omogeneo realizzato nell’ultimo quarto del Cinquecento, con tutta probabilità per iniziativa dei fratelli Pietro, Ambrogio e Arrigo Boccella, il palazzo mostra per gli elementi decorativi di pietra impiegati all’esterno, una connotazione stilistica di impronta manieristica. Impronta che si palesa nel timpano spezzato includente una valva di conchiglia delle finestre inginocchiate del piano terra, collegate alle panchine di via, e nei mascheroni, tra loro diversi, sormontanti quelle del primo piano decisamente insolita in Lucca. Il suo architetto è comunque da ricercarsi in ambito locale. Nell’Ottocento l’edificio, rimasto sostanzialmente inalterato, passa alla famiglia Bernardini, alla quale appartiene lo stemma sopra il portone di ingresso. Attualmente è diviso tra diversi proprietari.
