Due terrilogi, uno del 1577, che segnala come la chiesa di San Bartolomeo fosse ormai sotto il titolo di San Ponziano, ed uno del 1594, danno conto di come apparisse l’edificio a quel momento: le bifore del primo piano appaiono oggi sostituite da aperture rettangolari e il sottotetto sopraelevato di un piano; invariata invece la collocazione, entro due cornici in pietra, delle insegne delle corporazioni scolpite da Antonio Pardini nel 1408.