Le proprietà dei Guinigi si concentravano in un’area della città dove aveva sede l’attività imprenditoriale, fra le chiese di Sant’Andrea e dei Santi Simone e Giuda. Lì furono edificati due palazzi che, con la loro imponenza e l’articolato apparato ornamentale, costituiscono la più alta e conclusiva espressione dell’architettura civile trecentesca lucchese.
In via Guinigi, sul lato della chiesa dei Santi Simone e Giuda, fu edificato entro il 1384, per opera di Francesco, il «padre della patria», Nicolao e Michele di Lazzaro la monumentale dimora di cui, alla morte di Francesco, Paolo, il suo erede, entra in possesso per un terzo, mentre i due restanti spettano ai cugini Baldassarre e Giovanni. Paolo, tuttavia, non vi abiterà mai. La facciata del palazzo mostra i segni di una serie di interventi: a quello di fine Trecento è da assegnarsi la parte verso la chiesa; risale al pieno Quattrocento la parte verso via Sant’Andrea; di epoca cinquecentesca sono gli interventi nel corso dei quali furono sostituite alcune delle finestre originarie, inseriti i due portali e tamponate le arcate a piano terreno.