Il cinquecentesco palazzo è ubicato su un’ampia area occupata fin dal XIII secolo da case appartenenti a varie famiglie lucchesi (Cipolla, Paruta, Olivieri). Fu commissionato da Giovan Lorenzo Malpigli nel 1506 e conserva gran parte del suo aspetto originario: a tre piani con ampio fronte su via Santa Giustina, il portale d’ingresso a bugne dal quale si accede a un androne con volte a botte è collegato a un elegante portico retrostante a undici pilastri; il portico che apre sul cortile interno in origine occupato da un giardino.
Come altri beni dei Malpigli anche questo palazzo passò in eredità ai Montecatini e nel 1771 fu ristrutturato da Nicolao Montecatini: il portale d’ingresso fu ampliato, venne inserita l’apertura ad arco sul portico interno e furono rifatte le finestre del primo piano in facciata.
A dimostrazione della bellezza e della ricchezza del palazzo rimangono le parole di Torquato Tasso, che ben conosceva la famiglia Malpigli: egli lo descrive come pieno di oggetti eleganti e preziosi come libri con ricche rilegature, quadri, e soprattutto mappe geografiche e mappamondi antichissimi.
