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Palazzo Mansi di San Donnino

Descrizione

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Nella seconda metà del Cinquecento Ludovico Mansi ingrandisce il suo palazzo di fianco alla chiesa di San Donnino mediante l’acquisizione della proprietà appartenente agli Antelminelli con cui, sebbene separato da una strada, confinava sul retro e che, verso sud, si estendeva fino in piazza San Martino. Prima del 1556, questi avevano già provveduto ad edificare a protezione del bene – costituito da case, orto e giardino – un alto muro caratterizzato, sul lato principale verso piazza San Martino, dal cospicuo impiego di elementi decorativi in pietra bugnata e scolpita a bassorilievo nelle due finestre ferrate e nel portale d’ingresso, negli spigoli del muro, nella fascia sottostante la balaustra a suo coronamento. Mediante un passaggio sopraelevato, ancora oggi indicato «volta dei Mansi», le due proprietà vengono collegate e l’ala a levante del corpo di fabbrica (già Antelminelli) prolungato fino al muro sulla piazza. L’intervento rende necessaria la demolizione della balaustrata e lo spostamento in posizione decentrata del portale, con l’arme Mansi al centro della chiave di volta.